lunes, 5 de septiembre de 2016

Althusser lettore di Gramsci



Vittorio Morfino

Tra gli autori della tradizione marxista con cui Althusser si è confrontato nell’elaborazione della sua propria teoria, Gramsci è probabilmente la presenza più costante. Dagli inizi degli anni ’60 fino alla fine degli anni ’70 i riferimenti a Gramsci nelle opere pubblicate in vita, il riconoscimento di un debito o la presa di distanza, permettono di individuare, come su un negativo fografico, i contorni e gli sviluppi della teoria althusseriana: da Pour Marx a Lire Le Capital, da un dibattito sul pensiero di Gramsci apparso su “Rinascita” sino a Ideologie et appareil ideologiques d’Etat, e ancora da Enfin la crise du marxisme! a Marxisme comme théorie “finie”Althusser non smette di definire la propria posizione in relazione a quella di Gramsci. E, se prendiamo in considerazione i testi pubblicati postumi e i documenti conservati nell’Archivio dell’IMEC, se ne ricava un’impressione ancora maggiore: dagli anni Sessanta in poi troviamo un gran numero di estratti e di note (dalle Note su Machiavelli, dai Textes choisis di Gramsci, dal Materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce, infine dall’edizione critica dei Quaderni curata da Valentino Gerratana), un progetto di articolo per “Rinascita” sul tema “abbandonare Gramsci?” suscitato da Bobbio e Salvadori, il capitolo finale sull’egemonia di Marx dans ses limites, infine un testo intitolato Que faire? interamente dedicato a Gramsci e Machiavelli.

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